S. Lucia: open in legno 17'

Vista in pianta.
Linee pulite per la carena a spigolo, facile da realizzare con la tecnica "cuci & incolla".
La barca, di disegno personale, è lunga 17', cioe' 5 metri e 30 centimetri, ed il baglio massimo è 80'' corrispondenti a 205 centimetri..
In ottemperanza alla legge vigente, potra' ospitare 5 persone, anche se in realtà potrebbero comodamente prendere posto 7 passeggeri .
Al momento la motorizzazione è affidata ad un Johnson 737 GT a due tempi, da 40 hp.

Vista laterale.

vista laterale in trasparenza.


Trave di montaggio dello scaletto per l'allineamento delle seste provvisorie di forma.
Il trave è realizzato con multistrato di pino russo da 18 mm. di spessore.
La sua sezione è 250 x 400 mm. ed e' lungo 4,9 metri.

Il trave con le seste in posizione.
Sopra verranno fissate provvisoriamente le fasce che costituiranno il fondo e le fiancate della barca, realizzate in multistrato marino da sei mm. di spessore. Una volta incollati tra loro questi elementi, lo scafo viene rivestito di tessuto di vetro/resina epossidica.
Terminata la ricopertura e la finitura delle superfici esterne, lo scafo si libera dallo scaletto e si procede alla resinatura dell'interno, per poi passare all'applicazione dei rinforzi (paramezzale e madieri, in multistrato marino da 16 mm. di spessore)
Solo allora si potra' pensare all'arredamento. (pannelleria interna, pagliolato, panche, gavoni, consolle di guida, ecc...).

Posa ed adattamento dei pannelli di multistrato costituenti il fondo.
Sono tenuti provvisoriamente in forma da cinghie e fascette da elettricista.






Posa ed adattamento dei pannelli di multistrato costituenti il fondo.



Posa ed adattamento dei pannelli di multistrato costituenti il fasciame.
Si vedono le fascette lungo gli spigoli.


Posa ed adattamento dei pannelli di multistrato costituenti il fasciame.



Posa ed adattamento dei pannelli di multistrato costituenti il fasciame.



Posa ed adattamento dei pannelli di multistrato costituenti il fasciame.



Rinforzo delle giunture con nastro biassiale di fibra di vetro resinato con epossidica.



Rinforzo delle giunture con nastro biassiale di fibra di vetro resinato con epossidica.



Lo scafo rivestito con tre tele di tessuto di vetro da 300 grammi/m2 e resinato con epossidica.
Lo scafo è già stuccato con resina epossidica caricata a microsfere ed è pronto per essere finito con sottofondo poliuretanico bicomponente.




Si vedono già nella loro collocazione i quattro ralis di faggio.







Applicazione del primer bicomponente.
La successiva operazione sarà la verniciatura dell'opera viva, cioè il volume immerso dello scafo.
Seguirà il capovolgimento su un invaso posto su un carrello, per la prosecuzione del lavoro.




Altra immagine della applicazione del primer bicomponente.



Dopo la verniciatura del fondo, finalmente lo scafo è posto sull'invaso.
L'operazione successiva sarà il trasferimento su un carrello munito di ruote, come si vede dalla fotografia che segue.

Costruzione ed adattamento in opera delle ordinate.
Tutte le costole sono in multistrato di Okoumè con spessore 15 mm.
Il paramezzale, cioè l'elemento longitudinale di rinforzo è di spessore 20 mm.

Tutte le superfici interne sono verniciate con resina epossidica, e tutte le giunture tra fasciame, paramezzale e ordinate sono rinforzate con nastro biassiale di vetro.

La fotografia mostra il pagliolato già posato.
A poppa sono ben visibili parte delle strutture che formano gli schienali della panca.


Vista da poppa.
Il pagliolato è costituito da un intero foglio di compensato marino da 15 mm, sul quale verranno incollate le doghe in Teak da 8 mm di spessore.
Anche le spiaggette sporgenti a poppa saranno rivestite in filarotti di Teak del medesimo spessore.




Le immagini seguenti documentano l'inizio della posa degli elementi dell'arredo.
A dritta c'è il posto di guida; nel sedile a gavone prende posto la batteria ed alcune dotazioni di bordo, come ad esempio l'estintore.
Più a prua c'è una panca/prendisole semicircolare.
A mezzanave, lato a sinistra, ho predisposto una colonnetta con lavello, contenente un serbataio di acqua dolce da 30 litri, che serve anche la doccetta di poppa.

L'arredamento è quasi completato nelle sue strutture.
Nella foto si apprezza anche la struttura tubolare di acciaio inox del corrimano, che rivestitrò in mogano, modellato a sezione tonda.

Veduta della panca posteriore.
La panca è divisa in tre sezioni. La centrale, adeguatamente coibentata, è destinata a vano frigorifero.
Le due laterali conterranno ciascuno un serbatoio benzina da 30 l..

Operazione di taglio della gommapiuma per il confezionamento della cuscineria..



Consolle di guida.




Divanetto a poppa.




Le cuscinerie delle sedute di prua.



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Vista d'insieme.




Vista d'insieme.




Struttura del tientibene.
L'ho realizzata piegando del tubo a sezione quadrata di acciaio inossidabile e saldando piastre sagomate su misura, fatte tagliare al laser presso una officina specializzata.

Particolare della applicazione delle solette di Mogano, a rivestimento del profilato inox di sostegno.
Il diametro finito del tientibene risulterà circa 30 millimetri.

L'abbondanza di morsetti assicura un incollaggio definitivo del legno alla struttura.
L'adesivo utilizzato è naturalmente epossidico.


Il risultato prima della lavorazione; solo gli spigoli sono appena sgrossati.



Ho iniziato la sagomatura a sezione circolare, utilizzando pialletto manuale, raspa e carta vetrata dapprima molto grossa, poi via via più fine.


Lavorazione del bottaccio, realizzato con lamellare di Iroko.



Rifinitura del bottaccio.
Ancora non ho predisposto gli alloggiamenti incassati per le teste delle viti di fissaggio.


Vista di insieme.
le foto risalgono alla fine di ottobre 2007.


Vista di insieme.




Applicazione del primer bicomponente.




Applicazione del primer bicomponente.






Applicazione del primer bicomponente.




Applicazione del primer bicomponente.




Colonna del lavello.
Il mobiletto nasconde una tanica da 30 litri, e la pompa elettrica che serve anche la doccetta di poppa.


Predisposizione della coperta a prua per il rivestimento con doghe di Palissandro.



Preparazione delle doghe e dei filetti di separazione, in legno bianco.



Il lavoro terminato al grezzo.
Il passo successivo consiste nella applicazione della ferramenta, cioè dell'alzapagliolo e delle cerniere di acciaio inox.

Cruscotto in allestimento.
La superficie del cruscotto è in legno di Palissandro.



Cruscotto in allestimento.
Da sinistra : bussola Ritchie da incasso, contagiri e voltmetro.
A destra del timone, pazialmente nascosto, c'è un pannello con tre interruttori, dotati di magnetotermico per l' abilitazione alle luci di via, pompa acqua dolce e luci di cortesia. Alla sinistra del cassero c'è' il vano per la radio CD.

Una fase della piegatura del bordo di Iroko sulla siaggetta.
Dato lo spessore, è stato necessario l'impiego di acqua calda e una buona dose di pazienza e cautela per ottenere il risultato senza fratturare il legno.

La fotografia mostra le spiaggette parzialmente completate.
il rivestimento di Teak è già incollato, ma ancora non ho eseguito la gommatura delle fughe con l'apposito sigillante.
Ho predisposto nel labbro della spiaggetta di sinistra, due boccole di ottone, che servono per posizionare saldamente la scaletta di risalita amovibile.

Il pagliolato, in filarotti di Teak di sezione 8x50mm.
La rosa dei venti è realizzata con legno di Teak, Palissandro e Quercia.


Vista da dritta.




Inquadratura di prua; ancora non ho proceduto alla gommatura.
Il lavello manca ancora del coperchio, e anche le cuscinerie sono in fase di lavorazione e non compaiono nella foto.




Particolare del sedile di guida con le cuscinerie.
Ho già proceduto alla gommatura dei comenti ma non e' ancora stata levigata.


Vista di insieme della zona posteriore.
Anche la gommatura ha ricevuto la spianatura e il pagliolato è finalmente terminato ed oliato.


Particolare delle sedute a poppa.
Il coperchio centrale nasconde un vano coibentato per bibite o vivande.
Al di sotto di questo vano, rimuovendo il fondo si ha accesso alla due pompe di sentina.

Particolare delle cuscinerie a prua.
Sulla parete verticale del vano ancora si vedono due dei quattro altoparlanti dell'impianto audio.


In acqua per la prima volta; il giorno del varo è stato di grande soddisfazione.



Dopo tre anni di lavoro, finalmente a bordo della mia creatura; sto preparando le ultime cose prima della accensione del motore.


In navigazione nel canale Volano.
Mi accompagna Marcello, fidato socio nel lavoro e nell'avventura della barca.


Già con un po' di gas si entra facilmente in planata.....




A pieni giri del motore registriamo 26,5 nodi di velocità; la misura è stata rilevata con un GPS Garmin.



Al rientro, visibilmente soddisfatti del lavoro computo fino a quel momento.