Le parti preparate prima dell'assemblaggio: la fusoliera già modellata e già trattata con due mani di vernice trasparente all'acqua, le velature già pronte, le taniche d'estremità, le prese d'aria, la flangia portamotore di compensato e le cerniere. Sono presenti anche le squadrette ed un disegno esplicativo (non visibili nella foto). Maggiori dettagli sul modello nelle foto seguenti.
L'interno della cappottina è scavato al massimo, per ridurre il peso. Anche aver risparmiato solo qualche grammo porta ad una prestazione migliore.
Anche la fusoliera è stata svuotata più possibile; naturalmente l'operazione è stata fatta quando le due metà erano ancora separate. Sono state successivamene incollate assieme con epossidica rapida.
In queste riproduzioni di velivoli a getto, il motore è spingente, con un'elica normale montata al contrario sull'albero motore, ma fatta girare al normalmente. Il motore elettrico deve girare a rovescio poiché è rivolto verso la coda, e lo si ottiene invertendone la polarità. L'elica posta dietro, tra l'altro, si vede ben poco mentre il modello è in volo, dando una impressione di realismo notevole.
Si vede controluce la struttura delle ali. Solo in questo esemplare ho messo due longheroni di balsa, per meglio ottenere il profilo, che è un biconvesso asimmetrico; nei successivi ho predisposto un piano-convesso, che è semplice da ottenere, e che va bene ugualmente. Non c'è bisogno di nemmeno una centina.
Vista del lato destro; il modello è esattamente in scala rispetto all'originale. La sua architettura non necessita di nessun "adattamento" modellistico.
I test di volo sono stati un successo. Sono rimasto meravigliato di come un modello così piccolo (poco più di 65 centimetri) vada così bene. Esegue con disinvoltura anche l'acrobazia di base.